Caro Panebuter

Piove. È una mattina uggiosa, la luce ricorda più quella di fine novembre che quella di inizio aprile. Sono sola in casa e la tentazione di rintanarmi sotto le coperte, nel tepore lasciato dal sonno della notte, è forte. Il rumore della pioggia è incessante, l’acqua sta litigando con il vento, schiaffeggiata, cambiando il ritmo… Continua a leggere Caro Panebuter

A scuola di chef

Sabato. Sveglia presto, quando fuori è ancora tutto buio, ma questa non è proprio una novità. Un caffè in solitaria e la giornata parte alla grande. So che cucinerò per tutta la mattina e la mia testa vola già tra padelle e pentolini, una bilancia e tante ciotole, mestoli e coltelli. Pregusto ogni singolo profumo… Continua a leggere A scuola di chef

Io traduco

Io traduco. Come professione, sì, posso finalmente dire che “io traduco”. E mi piace molto farlo. Ma tanto. Che quando studiavo per questa professione, neanche mi sarei immaginata di apprezzare davvero così tanto questo lavoro. E posso farlo dove, come e quando voglio…più o meno, insomma, diciamo che ho una certa libertà. È un lavoro… Continua a leggere Io traduco

Libertà, realizzazione, qualità

L’avevo annunciato qui ed eccolo: un post dedicato al lavoro, ad un nuovo lavoro, a quello che socialmente viene definito come professione, mestiere, insomma un’occupazione. E certo, perché badare a bambino, casa e famiglia, notte e giorno, pare che (sempre socialmente) non possa essere definito lavoro, almeno non nella mera retribuzione che ogni attività lavorativa… Continua a leggere Libertà, realizzazione, qualità