2019: varie ed eventuali

In questi primi giorni del nuovo anno Ordine è la mia parola d’ordine.
Vivo questo momento all’insegna di un’inspiegabile necessità di fare ordine e non ne colgo molto bene il motivo, dato che non ritengo di essere una particolarmente ordinata, nella mente e nel corpo, così come in tutte le azioni quotidiane.
Eppure pare che per me il 2019 sia iniziato sotto questa onda, un bisogno viscerale di mettere a posto.

È stato facile cominciare con il saluto alle feste, belle e travolgenti, ma anche sempre molto cariche di emozioni e sentimenti, a volte contrastanti tra loro. Quindi ciao, un bell’arrivederci al prossimo anno e tanti saluti a casa. E via tranquilla fino al prossimo calendario dell’avvento.
Sistemando oggetti e decorazioni con un po’ di malinconia, ho anche avuto una piacevole sensazione di spazio attorno, che andava ricreandosi per lasciare che fosse riempito da altro, o anche no. Insomma, un senso di vuoto avvolgente, qualcosa di positivo, in ogni caso. Così è stato un attimo passare da riporre decorazioni a lavare i vetri di casa, montare un mobile nuovo per i giochi e sbarazzare il soggiorno dall’eccedenza di cose in effetti inutili. Per farla breve, mi son lasciata un po’ prendere la mano e, a questo punto, temo le pulizie di primavera!

Ora, non so dove porterà questa corrente che mi sta trasportando in questi giorni di inizio anno. Intanto è piuttosto edificante e per ora va bene così. Ho letto fin troppi elenchi di buoni propositi per questo 2019, che non son riuscita a fare i miei. O non ho ancora ben capito se ne ho troppi e non mi va di metterli nero su bianco, sia mai che porti sfiga o altro. O forse ancora è per il fatto che sarà altamente improbabile vedere tanti progettini realizzati, per una serie di motivi tangibili e calcolabili, che allora è meglio tenere chiuso un altro po’ il proverbiale cassetto, caso mai l’anno prossimo vi fosse carenza di motivazione personale.

Diciamo che mi son fatta giusto un paio di appunti per questo annetto, due paroline qua e là che mi ricordano come ho voglia di essere. Non mi sfiderò con imprese titaniche, credo che al momento le energie necessarie siano canalizzate verso altro che merita altrettanta forza di volontà (NdA: leggi trovare infinite risposte a un 4enne in piena espansione intellettiva, che ogni giorno mi sommerge di domande, e sopravvivere a un quasi 2enne, che…serve che io aggiunga altro?!). Insomma, dai, come per tutti gli altri anni in qualche modo si farà.
Con le varie e gli eventuali.
Cercando l’equilibrio, ad ognuno il suo.
Speriamo bene, aspettiamoci tutto, viviamo-qui-sempre.

PS: per ora, l’obiettivo a corto termine, è riuscire a vivere in gennaio in una casa a 16°C. Ah già, non avevo accennato che siamo rimasti al fresco causa malfunzionamento di tutto l’impianto di riscaldamento?
Giuro che non ho staccato io i tubi, in preda a qualche riordino delle serpentine!

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