Grazie per essere ciò che mi fortifica, ma non mi ammazza. Da una vita. Sono forte e sono quella che sono grazie alla fitta maglia che ho tessuto attorno a me.
Grazie per farmi capire quanto abbia dentro di me, di cui approfittare, di cui godere, per il quale non soffro, semmai vivo.
Grazie per trovare sempre i miei punti deboli, almeno sarò io a trovare quelli forti.
Grazie per essere l’onda. Io sarò il castello di sabbia. E ci sarà sempre un ottimista che lo costruirà troppo vicino a te. Ma sorgerò comunque, ancora e ancora.
Grazie per farmi essere il tuo fallimento. Io fallirò meglio.
Grazie per ricordarmi le mie debolezze. Le farò diventare i miei punti di forza.
Grazie per dimostrarmi che si può mollare. Mi ricorda che, ora più che mai, io non voglio farlo.
Grazie per trascinarmi a fondo. Perché la mia spinta per risalire sarà ancora più intensa e convinta.
Grazie per non accontentarti mai e chiedere sempre di più. Mi ha fatto accorgere di quanto io sia già abbastanza.
Grazie per obbligarmi a fermarmi. Mi fa riflettere su quanto io possa fare e su quanto sia facile adagiarsi.
Grazie per mostrarmi i tuoi sbagli. Cercherò di evitarli.
Grazie per giudicare sempre. Imparerò a valutare meglio il mio giudizio sugli altri.
Grazie per le conseguenze. Perché ne porterò il peso e mi insegneranno a vivere sincera, con tanti errori e altrettante soddisfazioni.
Senza mollare la presa. Perché ci sono mani che mi cercano.
Per crescere.
Per far crescere.
Per amare.
Nonostante tutto.
Nonostante tutti.
