Meteo di fine luglio

Ecco il risultato di un pomeriggio di fine luglio, di una pioggia fitta, di un temporale estivo e, soprattutto, di una lunga nanna di A: due torte fatte e tanta, tanta serenità addosso.

Finalmente torno a scrivere qualche pensiero…con la frequenza di pubblicazione degli ultimi tempi cominciavo a chiedermi, pure io, se il blog fosse una realtà da ormai un anno e mezzo o solamente un frutto della mia fantasia.
No, ci sono. Diciamo che sono solo andata un po’ in vacanza.

No, non suona bene. Diciamo che, complice l’estate da vivere, il tempo e le forze a disposizione per il blog scarseggiano. Ho una miriade di appunti mentali ai quali dovrei/vorrei attingere per creare un pezzo su questo o quell’argomento. La realtà è che, se mi ostino a non prenderne nota ogni volta che un pensiero mi illumina, è inutile rivangare e cercarlo a posteriori.

Oggi va così. Fuori piove e l’aria si è rinfrescata, e a me sembrava proprio un’atmosfera suggestiva per buttar giù due frasi. Non ho grandi argomenti da (mal)trattare con ironia, ma vediamo da dove cominciare…

Potrei parlare dei fantastici weekend in famiglia in giro per la Svizzera, che nonostante il pupo non sia proprio un globetrotter, ce la caviamo anche mica male-con fasi alterne di chimel’hafattofare. O raccontare di una fantastica serata al cinema in riva al lago, fatta di bollicine, confidenze e affetto sincero – e qualche zanzara, certo. O ancora di una cenetta romantica: “vai che stasera mi vesto bene e metto pure i sandali belli” – poi per quello straccio di una volta che si esce in coppia piove che dio la manda e, per evitare l’effetto sabbie mobili, rinuncio al tacco 12 per le comode (leggi sfigate), solite ballerine. E gli aperitivi organizzati con le amiche? “Dai raga, stasera si fa ancora da me, che i programmi con il pupo si sono un po’ complicati”, così trucco e parrucco lasciano il posto a divano, vino rosso e discorsi (fiori) d’arancio.

Ma parliamo pure anche di bagni in piscina accompagnati da abbronzature da urlo (nel senso che la sera, nel letto, vorresti urlare per la pelle cotta al sole!). Di uscite in montagna con funivie mozzafiato – e mozzapureleorecchie, che grazie ad un raffreddore di inizio luglio ancora in circolo, la sottoscritta subisce il dislivello con malcelata irritazione: l’arrivo al piano mi fa sibilare un timpano come un bollitore inglese. Morale: quel sogno di un’otite di mezza estate.

Insomma, è fine luglio, piove fitto e non dovrebbe proprio oggi che c’è da fare. Il cielo è scuro che sembra notte, ma son solo le 10 di mattina all’uscita da un centro commerciale.
Con la stessa dimestichezza con cui rompi un uovo per la torta, urti anche un bicchiere e un coccio ti taglia il polpaccio stile ferita di guerra, così oggi ti tocca pure passare in farmacia…

Eppure…eppure il cucciolo, che così cucciolo ormai non è più, dorme beato. In casa c’è profumo di torta e nell’aria solo il rumore delle gocce d’acqua. In terrazza le erbe aromatiche si godono la pioggia.
E tutto ti fa pensare che il temporale è solo fuori, perché qui dentro splende il sole!

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