Giorni speciali (parte seconda)

Oggi, il 22 settembre, è un giorno speciale.

Perché per NOI ricorre l’anniversario della prima notte trascorsa insieme nella nostra casetta. Sono ormai 3 anni che viviamo sotto il tetto che abbiamo costruito e progettato, ma ancora riesco a sentire l’emozione della prima notte. Dopo mesi e mesi di discussioni e decisioni (incredibile quante piastrelle esistono sul mercato!), finalmente la prima notte. E quante ne sono già passate da allora, quanti ricordi che ci legano a queste mura, quanto ha già visto di NOI, questa casa! 3 anni e proprio l’altro giorno abbiamo riso su una classica scena da convivenza collaudata.

Siamo sul divano, lui concentrato sulla partita (Roma-Barcellona…credo), io immersa nella lettura di un blog che seguo assiduamente (così suona un po’ stalker, ma ne vale davvero la pena: Asinochileggeancora, scritto da una spumeggiante e intraprendente giovane donna, che si distingue per una scrittura frizzante e soprattutto una cucina sublime!). Insomma, scenario tipico di una coppia ormai rodata. Fatto sta che il post in questione (Mio marito non la racconta giusta) descrive quasi la stessa situazione che sto vivendo, così decido di leggerlo ad alta voce a mio marito per renderlo partecipe. Del tipo…

“Senti qua, ti leggo un pezzo di questo blog dove si racconta di come LEI si dedichi ad attività riposanti e come LUI la disturbi con i suoi commenti sullo sport in TV”. Non faccio in tempo a finire la frase che lui:
“NO MA HAI VISTO?! Scusa dicevi? NO MA QUESTA AZIONE LA DEVI VEDERE! Beccati che palla! Dopo ti ascolto eh…MA L’HAI VISTO IL REPLAY?” con tanto di mano che stringe sul mio ginocchio per l’emozione.

Ecco, appunto, dicevamo? Che poi l’azione era bella davvero, per carità, ma io il massimo sollievo l’ho avuto nel finire di leggere il post citato e sentirmi in ottima compagnia. Tranquilla Vale, non sei sola in questo mondo di mogli! Ovviamente, ci abbiamo scherzato sopra per un buon 10 minuti (dopo i commenti di rito sulla partita), rendendoci conto di come i clichés, a volte abusati, abbiano sempre e comunque un fondo di verità. E io mi chiedo, di questo passo, diventeremo anche noi come quelle coppiette “lui tutto cataloghi di prodotti per casa e giardino e lei tutta vasetti di marmellata”? Già ci vedo: per me grembiule con stampa a fiori e per lui camicia di flanella a tinta scozzese! Bel quadretto, no?

E chissà fra altri 3 anni cosa potrà dire di NOI la nostra casetta!

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